L’automotive è un settore che in questi ultimi anni ha attratto in tutto il mondo compagnie che operano nel settore dell’elettronica di consumo. Queste stanno cercando di ampliare il loro mercato spostandosi dalla comunicazione e dall’intrattenimento alla progettazione di veicoli a zero emissioni. Ovviamente in questo trend non potevano mancare i colossi cinesi.

Questi possono infatti contare sull’esperienza maturata in diversi settori a livello di dispositivi tecnologici, sistemi informatici e servizi connessi, che costituiscono una parte sempre più importante della progettazione di un’automobile.

Il più grande mercato al mondo per le auto elettriche: la Cina

La Cina è ormai da anni il più grande mercato al mondo per le auto elettriche. Quindi non sorprende che grandi aziende locali come Xiaomi, Huawei e Alibaba siano interessate a espandersi in questo settore. Il governo cinese, guidato da Xi Jinping, sta spingendo fortemente la produzione dei mezzi a basso impatto ambientale, che nel 2025, secondo gli analisti, occuperanno una quota del 20% della mobilità, tra auto elettriche, ibride e motori a celle di idrogeno.

Xiaomi entra nel mercato delle auto elettriche

La multinazionale Cinese Xiaomi che opera nel campo dell’elettronica di consumo, ha ufficializzato la sua entrata nel mercato delle auto elettriche. L’azienda, con la divisione Xiaomi Smart Electric Vehicles, investirà 10 miliardi di dollari che saranno utilizzati sia per lo sviluppo del powertrain elettrico sia per “scrivere” il software di gestione del veicolo. La Xiaomi è diventata famosa nel mondo per i suoi smartphone che possono contare su un favorevole rapporto qualità/prezzo.

Quindi, in virtù di questa sua peculiarità, anche le auto elettriche del marchio saranno destinate al mercato di massa Xiaomi, per affrontare questo suo progetto, ha stretto una partnership con la Great Wall Motors, ossia un’altra compagnia asiatica con una solida esperienza nel mercato dell’auto.

Xiaomi spera di offrire veicoli elettrici intelligenti di qualità per consentire a tutti nel mondo di godersi una vita intelligente sempre e ovunque.

Huawei entra nel mercato automotive

Huawei, colosso cinese delle telecomunicazioni, starebbe valutando l’ingresso nel settore automotive. Questa  mossa sarebbe da leggersi nell’ottica della crisi del suo comparto di telefonia mobile, a causa delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti.

Nel mercato interno l’azienda ha in corso una serie di trattative con Chang’an Automobile, controllata dallo stato cinese. Ma negli incontri riservati non mancano altri produttori di auto a cui Huawei chiede di utilizzare gli stabilimenti.

Il know how tecnologico di Huawei è compatibile con il mercato delle auto elettriche, connesse e a guida autonoma. La capacità di sviluppare batterie al litio con ricariche veloci, il software e i chip proprietari si aggiungono a brevetti che l’azienda sta depositando proprio in ambito EV. 

Huawei ha in corso progetti già consolidati con Daimler, Saic Motor e General Motors per lo sviluppo di “tecnologie per le auto elettriche”Da oltre due anni Huawei ha iniziato ad assumere ingegneri specializzati nel settore auto, da affiancare agli specialisti nella costruzione di chip.

Alibaba crea un brand automobilistico con Saic

Alibaba, colosso cinese dell’e-commerce, ha creato una Joint Venture con Saic, il terzo più grande costruttore di auto in Cina. Le due aziende hanno unito le forze per creare un nuovo brand automobilistico: Zhiji Auto (IM). Il brand punta al settore delle elettriche premium. Alibaba, già uno dei principali investitori nella startup nazionale di veicoli elettrici Xpeng Motors, sta scommettendo ancora di più sul futuro dei veicoli intelligenti.

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In conclusione

I colossi hi-tech possono percorrere strade diverse per arrivare all’obiettivo finale di entrare nel settore auto. Queste multinazionali cinesi in particolare hanno scelto la via più semplice ossia entrare nel settore o consolidare la loro attuale presenza attraverso la collaborazione con un’azienda 100% automotive. Questo perché il settore auto è molto complesso e va ben oltre la disponibilità  tecnologica e finanziaria per produrre i veicoli. Ma allo stesso tempo è un settore molto attrattivo che può portare a margini molto elevati perché ormai da qualche anno si sta evolvendo.